Padre nostro che sei nel chip

Posted on 10 settembre 2009

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Si tratta pur sempre di una traduzione: alcune parole ci sono, altre no, la sintassi è tutta diversa, la semantica resta quasi invariata ma ovviamente non si può garantire l’esatta corrispondenza…

Ovvero. Dei miei colleghi mi hanno proposto di tradurre il “Padre Nostro” in SQL. Visto che finirò all’inferno comunque, tanto vale accontentarli.
Dopotutto si tratta di un po’ di richieste precedute da una fase di “incensamento” (nel senso ecclesiastico del termine) che fa da captatio benevolentiae.

UPDATE padre AS p
    SET p.nome = 'santificato', p.posizione_regno = 'qui',
    p.volonta_nei_cieli = 'done', p.volonta_sulla_terra = 'done'
    WHERE p.id = '0' AND p.posizione = 'cieli';
SELECT n.pane_quotidiano FROM nostro AS n WHERE n.data = 'oggi';
UPDATE nostro AS n SET n.debiti = NULL, n.debitori = NULL;
TRUNCATE TABLE tentazioni;
DROP TABLE male;

Giusto per non finire troppo in fretta questo post: le tabelle necessarie sono 4. “Padre” (che contiene i campi id, nome, posizione_regno, posizione, volonta_nei_cieli, volonta_sulla_terra), “nostro” (con i campi panequotidiano, data, debiti, debitori), “tentazioni” e “male” (di queste ultime due non se ne sa niente… e del resto è giusto così).

Lo so che Mosé non c'entra, con il Padre Nostro... Però non ho resistito. :)

Lo so che Mosé non c'entra, con il Padre Nostro... Però non ho resistito. :)

La tabella “nostro” è un po’ sgangherata, contenendo informazioni senza alcuna struttura (se dovessimo voler aggiungere qualche cosa alla tabella, dovremmo aggiungere un’intera nuova colonna). Quindi il nostro data model (e relative query) è perfettibile. Vedremo cosa si può fare… :)